Stress Cronico: 5 + 1 Soluzioni Pratiche Salvavita
Lo stress di cui parliamo in questo articolo non è quello fisiologico, ma si tratta dello stress cronico che si forma come effetto di costanti paure e preoccupazioni determinate dalla mancanza di controllo sugli eventi e le situazioni.

Può cronicizzarsi perché non riesci a rimuoverne la causa, o perché la causa si rinnova ogni giorno.

Ma se un pò di stress è in qualche modo necessario, quello cronico andrebbe combattuto...

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Prima di proseguire nella lettura ti invito ad andare in fondo a questa pagina, troverai una traccia musicale suonata in 432 Hz, da ascoltare mentre leggi questo articolo, ti aiuterà a "rilassarti" (visto l'argomento)...

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Effettivamente lo stress cronico è in grado di farci ammalare. Non siamo noi a dirlo ma è la voce autorevole del dr. Jay Winner direttore del programma di Gestione dello Stress della Sansum Clinic a Santa Barbara, in California.

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Lo stesso medico sempre sull’argomento, precisa : “lo stress cronico è anche in grado di aggravare qualsiasi condizione medica a cui si possa pensare”.

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E' sempre più frequente: vai dal dottore, che dopo averti fatto fare tutti i controlli ed esami del caso, riconduce la condizione di malessere che senti al “troppo stress”.

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Ti sentirai dire: "Sembrano malattie ma è “solo” stress…!" Bene, se ti risulta familiare questa "diagnosi",  continua a leggere, perché troverai delle indicazioni  pratiche ed efficaci per contrastare quei problemi di salute “misteriosi” legati allo stress cronico.

Cos’è lo Stress Cronico?

Se vogliamo dare una definizione, possiamo intendere lo stress come una risposta dell’organismo a stimoli, definiti stressor di natura fisiologica, derivanti da sforzi prolungati o traumi, oppure di origine psicologica, capaci entrambi di peggiorare l’equilibrio funzionale del corpo.

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Lo stress è una sensazione molto comune nella vita quotidiana ed è bene evidenziare che è molto più di una semplice emozione.

Ma attenzione: lo stress non è sempre negativo. In certe situazioni così dette “combatti e fuggi” ci aiuta ad affrontare meglio le situazioni di pericolo, mettendo in allerta il nostro corpo che è immediatamente pronto a reagire.

Tuttavia, se dura più a lungo del dovuto, può lasciare degli effetti a lungo termine in tutto l’organismo. Lo stress può influire su quasi tutti gli aspetti della salute, dal sistema nervoso fino alla salute cardiovascolare.

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A livello bio-chimico, la produzione continua di tre ormoni: Cortisolo, Epinefrina e Norepinefrina, legati allo stato di stress, paura e ansia, è in grado di abbassare le naturali difese immunitarie dell’organismo predisponendoci di  fatto ad un'immunodepressione.

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Nello specifico la ghiandola surrenale rilascia gli ormoni dello stress che a turno provocano dei cambiamenti fisiologici:

  1.  Cortisolo – Influisce sul funzionamento dell’endotelio, ossia il rivestimento interno dei vasi sanguigni.

  2. Epinefrina - (nota anche come adrenalina), fa battere il cuore più velocemente e alza la pressione.

  3. Norepinefrina - incrementa in tempi brevissimi il metabolismo e le capacità di sostenere uno sforzo fisico violento

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Questi ormoni arrivano al cuore e ad altri organi passando attraverso i vasi sanguigni e aumentando la pressione sanguigna. Tale condizione, a lungo andare, può provocare ipertensione e accumulo di colesterolo o placche, ma anche infarto o ictus.

Mi devo preoccupare?

Troppo spesso si prende la situazione sottogamba, perché si ritiene che lo stato di continua allerta (combatti e fuggi) sia la normalità, nonostante il nostro corpo mandi continui segnali relativi alla tensione accumulata.
Spesso vengono ignorati a causa della mancanza di consapevolezza sulle reali conseguenze a cui uno stress cronico può condurre. 



E quando questa consapevolezza arriva, è ormai troppo tardi.

La letteratura medica sulla correlazione tra stress e malattia è vastissima.

Basta citate uno studio del Dipartimento di Studi Clinici dell'Università "La Sapienza di Roma", condotto in collaborazione con l'AISIC, (Associazione Italiana Stress e Invecchiamento Cellulare), che ha rilevato come il 70% degli italiani muoia per patologie stress-correlate.

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Lo stress cronico è infatti tra i fattori maggiormente responsabili delle patologie più diffuse nei paesi industrializzati, come patologie cardiovascolari, broncopneumopatie croniche ostruttive, malattie intestinali, addirittura tumori, che sommate costituiscono più del 70% delle cause di morte del nostro paese.

Senza contare l'ipertensione che, oltre alle patologie cardiovascolari, può essere causa di diabete e infarto, e che colpisce il 25% degli italiani con picchi dell'80% se si considerano gli over 65.


A “stressarci”, minando di conseguenza la nostra salute psico-fisica, contribuiscono fattori di diversa natura:

  • Ambientali (es. inquinamento, compreso quello acustico che rappresenta uno degli stimoli continui che ci portano ad essere stressati anche ad un livello inconsapevole durante tutto l’arco della giornata.)


  • Cognitivi ( es. insicurezza, aggressività, incertezza del futuro, ecc.)


  • Stili di vita (es. alimentazione scorretta, abuso di farmaci, ma anche fumo, alcol, sedentarietà, ecc.)


Ecco perché è fondamentale divenire consapevoli delle patologie stress-correlate e dei meccanismi che generano lo stress, ed imparare a gestirlo e scaricarlo, lavorando su parametri come l'alimentazione, l'attività fisica, la respirazione, il riposo ed il sonno e, non ultimo, il nostro atteggiamento mentale quotidiano.

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5+1 Soluzioni Salva Vita Basate su Studi Scientifici

Partiamo subito col dire che non esistono “pillole magiche” o pratiche pseudo-scientifiche che garantiscono risultati miracolosi ed immediati contro lo stress! Diffida da chi ti promette di risolvere il problema con estrema facilità e senza sforzo.

Quello che fa la vera differenza e che porta effettivamente a dei risultati concreti e misurabili è la combinazione equilibrata di più “pratiche” portate avanti con costanza nel tempo e che vanno ad agire su più livelli della persona.

Fatta questa doverosa premessa quello che devi considerare fin da subito per risolvere il problema è che lo stress è una componente fondamentale della nostra vita e della nostra evoluzione, di conseguenza eliminarlo completamente risulta impossibile, oltre che dannoso.

La vita è piena di situazioni stressanti e riuscire a capire come gestire stress e tensione è uno degli obiettivi più importanti da porsi per riuscire a vivere una vita maggiormente in equilibrio e serena.

Non bisogna lasciare che la salute risenta dello stress, ma si deve affrontare ogni situazione a suo tempo ed evitare il sovraccarico.

Ciò che deve essere assolutamente evitato è il raggiungimento del distress, situazione in cui i fattori stressogeni superano i limiti di tollerabilità della persona, dando luogo a tutto l’insieme di reazioni distruttive che possono portare a lungo andare anche a patologie gravi.

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Andiamo ora ad analizzare i 5+1 salva vita, che come degli interruttori di sicurezza, scattano prima che sia troppo tardi…

Come scritto in precedenza è  la sinergia e l’integrazione di questi elementi, ad essere efficace contro lo stress.

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#1 Semplici accorgimenti da adottare

Secondo il NIH (National Center for Complementary and Alternative Medicine), esistono molti accorgimenti, semplici da adottare, che se applicati con costanza consentono di contrastare lo stress, aiutando a normalizzare diversi parametri fisiologici come respiro e pressione:

  • Passeggiare  aiuta a schiarire i pensieri e favorisce il rilascio di endorfina, che a sua volta riduce gli ormoni dello stress come dimostra uno studio condotto a San Paolo nel 2005

    Camminare in un parco o in uno spazio verde favorisce il così detto effetto “dell’attenzione involontaria", un particolare meccanismo durante il quale qualcosa cattura la nostra attenzione permettendoci però, allo stesso tempo, di non pensare  a problematiche che causano stress.
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  • Respirare profondamente - gli esercizi di respirazione, se ben eseguiti, possono ridurre la tensione e alleviare lo stress, grazie al surplus di ossigeno introdotto che viene smistato nelle giuste quantità in tutto il corpo, evitando stati di anaerobiosi e di disagio.

    Mentre un respiro accelerato stimola il sistema nervoso simpatico, il respiro regolare attiva il parasimpatico che ha un effetto calmante.

    Secondo uno studio condotto dal ricercatore di Harvard, Herbert Benson, il respiro influisce direttamente sui sistemi danneggiati dallo stress, riducendo ad esempio la pressione sanguigna e bilanciando il Sistema Nervoso Autonomo.

  • Arredare la casa o l’ufficio con piante da interni - è ormai noto come trascorrere del tempo nella natura aiuta a combattere lo stress. Quel che è meno noto è come la sola presenza di piante anche all’interno di uno spazio chiuso possa generare un effetto simile.

    Lo ha dimostrato uno studio del 2008 condotto in Olanda che, monitorando un numero di 77 pazienti ospedalizzati, ha evidenziato come quelli ricoverati in una stanza contenente piante mostravano livelli di stress significativamente più bassi rispetto ai degenti in stanze senza alcuna pianta presente.

  • Ascoltare buona musica (con l’obbiettivo di rilassarsi) - uno studio del 2015 condotto da ricercatori tedeschi ha monitorato 55 studenti universitari a cui veniva chiesto di ascoltare musica tramite uno speciale iPod per cinque giorni all’inizio del semestre e, successivamente, per cinque giorni durante la fine del semestre, ovvero in periodo di esami. Come parametri di misurazione dello stress, sono stati misurati i livelli salivari di cortisolo, l’ormone dello stress.

    In base a questa ricerca, la riduzione dello stress era particolarmente evidente quando i soggetti ascoltavano musica con l’esplicito intento di rilassarsi. In questi casi, gli studenti riportavano minori livelli di stress, un dato confermato anche a livello fisiologico dalla diminuzione del livello salivare di cortisolo.

    Non era quindi la percezione della musica come particolarmente rilassante a determinare il suo effetto anti-stress, quanto il motivo per cui la si ascoltava.

    Al contrario, ascoltare la musica con l’obiettivo di distrarsi aumentava lo stress. Si cerca di scacciare via i pensieri con l’aiuto della musica, senza riuscirci.

    
Usare la musica come strategia di rilassamento presuppone un atteggiamento differente nei confronti di pensieri e preoccupazioni, sortendo un effetto positivo sugli stressors.


#2 Bevi Succhi Detox o succhi verdi... con un tocco dolce!

Come un tagliando per una macchina…dove è importante controllare i freni, le gomme, ecc.,  Anche il nostro corpo, in maniera regolare, ha bisogno di una “messa a punto” per rimettersi in sesto. Diventano quindi fondamentali i periodi di detox per riequilibrare tutti i valori dei nostri organi. 



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Sotto questo punto di vista i succhi verdi sono ideali a questo scopo. Hanno il grande vantaggio di purificare in modo facile (basta bere succo) ed efficace il nostro sangue, il colon, il fegato, diminuiscono la stanchezza, rafforzano il sistema immunitario e agiscono in modo mirato sullo stress.

Questa pratica può essere eseguita semplicemente utilizzando un estrattore di succo adeguato che ci permette di spremere a freddo frutta e verdura per ricavare i preziosi micronutrienti (vitamine, enzimi, antiossidanti e sali minerali).

La questione fondamentale da tenere in considerazione nei succhi verdi è che la clorofilla contenuta nei vegetali, essendo amara, va contro-bilanciata con una componente dolce (mela, kiwi, carota, ecc) per rendere il succo equilibrato e quindi gradevole da bere.

Nel caso di stress, la componente dolce del succo rappresenta un aspetto di primaria importanza, e ti spiego subito il perchè. 
In uno studio pubblicato nel 2015 sulla rivista The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism dai ricercatori dell'Università della California, mostra come le persone sottoposte a stress cronico trovino giovamento nel consumare zucchero, dimostrato anche da una diminuzione salivare del cortisolo (ormone dello stress).

Tutto questo però è pericoloso per la salute perché crea una sorta di “dipendenza allo zucchero” che favorisce il consumo di cibi dolci, bevande industriali zuccherate, caramelle, ecc che sono devastanti a livello metabolico.

Infatti nelle persone stressate è molto frequente l’obesità, il diabete, fino ad arrivare alla così detta sindrome metabolica.

Ecco quindi che gli estratti fatti in casa in questo frangente tornano molto utili perchè vanno a “soddisfare” quella voglia di dolce, ma in modo naturale e praticamente senza controindicazioni.

Infatti la verdura ha un contenuto praticamente pari a zero di saccarosio, mentre la frutta contiene principalmente fruttosio, che non causa picchi glicemici in quanto non richiede l’intervento dell’insulina dal pancreas.
Con i succhi vivi bilanciati di frutta e verdura evitiamo praticamente tutte quelle problematiche legate all’obesità e al diabete, ma andiamo ad agire in modo concreto contro lo stress, donando vitalità che non si esaurisce subito (come accade con il caffè e/o le bevande energetiche) ma che si mantiene nel tempo.

Altro componente da aggiungere ai succhi freschi è sicuramente il tè verde matcha ricco di un aminoacido chiamato teanina  che contribuisce a promuovere la pace e la calma pur aumentando il livello di attenzione. Riduce l'ansia e lo stress, abbassando la pressione sanguigna e calmando la frequenza cardiaca.

Ultimo ingrediente (ma non meno importante) per rendere la “ricetta” ancora più efficace, è il cioccolato fondente. Contiene infatti numerosi agenti anti-stress come triptofano, magnesio, feniletilamina.


Voglio citare a questo proposito una ricerca del 2009, che ha addirittura sancito come 40 grammi di cioccolato fondente al giorno per due settimane siano sufficienti a contrastare in maniera efficace la tensione nervosa senza il rischio di controindicazioni. Semplicemente puoi grattugiare il cioccolato sopra il succo vivo per renderlo ancora più invitante...
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Linee guida per l'utilizzo di frutta e verdura nei succhi

Come per tutte le cose, anche per i succhi vivi vanno rispettate alcune linee guida affinché si ottengano i massimi benefici e si riducano al minimo le controindicazioni.

La “regola” più importante che dobbiamo seguire con maggiore attenzione è sicuramente che il 70% degli ingredienti del succo deve essere costituito da verdura, meglio se a foglia verde.

Questo per ridurre l’impatto sull’organismo degli  zuccheri così detti liberi che nel succo di frutta risultano leggermente più concentrati.

Nulla vieta però, ogni tanto, di sgarrare e fare tranquillamente succhi vivi che contengono più frutta, soprattutto nei periodi in cui soffriamo maggiormente di stress e il nostro corpo “richiede delle coccole zuccherate” per superare più rapidamente un periodo difficile.

Sul web si trovano delle voci contrastanti sull’utilizzo dei succhi vivi. Alcuni nutrizionisti li sconsigliano per via degli zuccheri contenuti. Se questo può avere un minimo di senso se si utilizzano particolari ingredienti, non viene però minimamente menzionato il fatto che un piatto di pasta o una pizza hanno un impatto sulla glicemia nettamente maggiore e devastante rispetto al bere due bicchieri di succo vivo.

Perché, come detto in precedenza, la componente di fruttosio contenuta nella frutta, che non causa picchi glicemici, è predominante rispetto al glucosio. Possiamo ulteriormente ridurre questa componente dannosa, usando per i nostri estratti frutta meno matura che contiene naturalmente meno zuccheri.

Per completezza vogliamo darti una breve lista della frutta che puoi usare più frequentemente nei tuoi estratti assieme alla verdura, perché contiene meno glucosio e quella da usare con più moderazione:


Frutta con meno zuccheri, da usare più frequentemente:

  • Limone;
  • Lime;
  • Lamponi;
  • More;
  • Mirtilli;
  • Ribes (rosso, nero, bianco);
  • Fragole;
  • Anguria;
  • Papaia;
  • Pesca;
  • Albicocca;
  • Melone;
  • Mele;
  • Pompelmo;
  • Nettarine;
  • Uva spina;
  • Cocco;
  • Melagrana


Frutta con più zuccheri da usare con moderazione:

  • Kiwi;
  • Susine;
  • Arance;
  • Pere;
  • Ananas;
  • Mandarini;
  • Ciliegie;
  • Uva;
  • Mango;
  • Fico;
  • Banane;



In fondo alla pagina trovi come bonus una ricetta di un succo vivo che racchiude tutte le indicazioni che abbiamo elencato fino ad ora per contrastare lo stress cronico.

#3 Bevi Acqua Idrogenata

Citiamo subito uno studio pubblicato nel 2018 che riguarda l’acqua arricchita di idrogeno (o acqua idrogenata) per migliorare l'umore, l'ansia, le funzioni del sistema nervoso centrale nella vita quotidiana.

Si tratta di uno studio empirico con test di osservazione su persone che hanno assunto Acqua Idrogenata sotto il controllo di 9 ricercatori del prestigioso Osaka City University Center for Health Science Innovation.

Il presente studio ha fornito nuove scoperte sul fatto che l’Acqua Arricchita di Idrogeno influenza non solo la condizione fisica ma anche le condizioni mentali come l'umore, l'ansia, lo stress e la funzione del sistema nervoso centrale.

Uno dei vantaggi dell’acqua idrogenata è legato alla capacità dell’idrogeno molecolare (H2) di attraversare la barriera emato-encefalica, riducendo lo stress mentale e fisico, producendo una sensazione di rilassamento,  migliorando anche la sfera cognitiva e caratteriale.

Inoltre l’idrogeno molecolare può incrementare i livelli di dopamina, un neurotrasmettitore che regola la sensazione di piacere promuovendo la produzione di onde alfa cerebrali.

Come produrre in casa acqua idrogenata da bere ogni giorno?


Puoi usare dei generatori di acqua idrogenata per uso casalingo.
Nella scelta di questi dispositivi devi porre particolare attenzione, che siamo dotati di membrana di separazione, in modo che dal processo di elettrolisi venga prodotto esclusivamente idrogeno (H2) puro e i prodotti di scarto come l’ozono, vengano espulsi da un apposito canale.

Per questo ti sconsigliamo borracce o idrogenatori a basso prezzo, perché oltre ad essere prodotti con materiali di scarsa qualità, sono privi di questa membrana fondamentale. Inoltre hanno una durata limitata per quanto riguarda i cicli ci produzione di idrogeno.

Generalmente dopo circa 200/500 cicli di elettrolisi questi dispositivi economici sono da buttare perché non producono più una concentrazione adeguata di idrogeno molecolare.


Quando bere l’acqua idrogenata?

L’acqua idrogenata attivata con vortice, (come quella prodotta da NADA), assomiglia come struttura dei cluster a quella di alta montagna che scende da un torrente, per questo, oltre ad essere valida nel contrastare stress e ansia, risulta ideale per l’idratazione quotidiana.

Ti consigliamo pertanto di bere almeno 1,5 litri di acqua idrogenata al giorno da suddividere nell’arco dell’intera giornata.
Alla mattina appena sveglio, bevi subito due bicchieri di acqua idrogenata ti aiutare ad espellere le tossine dell’organismo accumulate durante la notte.

Nei periodi in cui ti senti particolarmente stressato, aggiungi quest’acqua ai tuoi succhi vivi e/o usala per preparare il tè verde Matcha.

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Ci sono controindicazioni?

L’acqua idrogenata attualmente non presenta controindicazioni perché l’idrogeno è già un componente presente naturalmente nell’acqua stessa. Il processo di elettrolisi semplicemente scinde la molecola (H2O) in Idrogeno e ossigeno.

Anche nel caso di dosi estremamente elevate, anche ripetute, di idrogeno, non ci sono effetti dannosi o non causano effetti fisici e psichici negativi.

#4 Fai Meditazione

Già da diversi anni si sente sempre più spesso parlate di meditazione.

Da un lato ce una sorta di moda che ritorna per quanto riguarda le pratiche orientali (non solo la meditazione), come lo yoga, il tai chi, persino le arti marziali stanno riscuotendo un nuovo successo.

Dall'altro lato si parla tanto di meditazione in particolare perchè sono emersi negli ultimi tempi, tanti studi che confermano sul piano neuro-scientifico l'efficacia di questa pratica.

Efficacia nel portare fondalmentalmente un grado di calma più profonda nella nostra mente, che oggi come non mai, è sovraccaricata, piena di tensioni, problemi e negatività.

Ma come sfruttare la meditazione per contrastare lo stress cronico?

  1. Non avere aspettative eccessive: c'è un approccio di partenza errato quando ci si avvicina alla meditazione. Essendo una pratica di per se difficile e non così naturale o spontanea, in particolare per noi occidentali, è impensabile che solo dopo 5 minuti che si prova a meditare si possa risolvere il problema dello stress.

  2. Non "controllare" la meditazione: in un'epoca in cui si cerca di avere sempre il controllo su tutto, nella meditazione invece dovremmo lasciare da parte proprio questo aspetto.
    Perchè se proviamo a controllare ancora una volta anche questa "attività", stiamo andando nella direzione opposta, creando paradossalmente dell'altro stress.

  3. La meditazione è un "allenamento" : come qualsiasi forma di allenamento, non ci si può aspettare dei risultati immediati.
    Se parliamo di prestazione fisica, è impensabile, per esempio, che dopo soli due giorni di palestra si possa ottenere un fisico perfetto; o per chi inizia a correre da pochi giorni di fare una maratona di 20 chilometri.
    La meditazione va vista esattamente come un vero e proprio allenamento che ha la funzione di aiutarti a liberare la mente dai pensieri ricorrenti (il così detto "rumore di fondo" ) e di farti gestire al meglio lo stress cronico. Ma a allo stesso tempo ti aiuta a migliorare la capacità di concentrazione facendoti focalizzare su di una singola cosa.

  4. Parti dal respiro: focalizzandoti su di un gesto corporeo ricorrente e ritmico come il respiro, la tua mente tende con più facilità a liberarsi dai "pensieri riccorrenti" continuamente presenti nella nostra testa e si concentra per così dire sul qui ed ora.
    Il nostro respiro, durante la meditazione, dovrebbe essere lento; un respiro addominale che allarga l'addome e non il torace, con un ritmo più basso rispetto a quello mantenuto nelle normali attività quotidiane.

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Come agisce la meditazione sullo stress cronico

La meditazione, attraverso il respiro lento, attiva il nervo vago che è il più potente dei nervi del sistema nervoso parasimpatico che induce calma e rilassamento.
Il sistema parasimpatico è l'opposto del sistema nervoso simpatico che è tipicamente descritto come il sistema dell'attacco e della fuga quindi dell'attivazione corporea.

Durante la pratica lascia andare i pensieri che causano stress, man mano che affiorano lasciali fluire nella tua mente; senza forzature e gradualmente focalizzati sempre su di una cosa sola: il tuo respiro lento addominale.

Focalizziamoci in questo caso sul processo: è normale durante la fase di meditazione che tu senta la testa libera per un pò e poi arrivi un pensiero; l'allenamento consiste proprio in questo: lasciamo che le cose accadano riportando sempre l'attenzione al respiro addominale.

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Linee guida per una meditazione efficace

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Se lasciamo da parte gli aspetti spirituali e il tentativo di ricercare la perfezione, la meditazione non è una pratica così difficile come spesso tendiamo a credere. In realtà, una volta compresi i meccanismi di fondo e dopo un periodo di allenamento costante, riusciamo facilmente ad ottenere dei risultati importanti contro lo stress cronico.

Ti consiglio unicamente di seguire questi accorgimenti pratici:

  1. Posizione del corpo: mantieni la colonna vertebrale possibilmente diritta, ma sempre mantenendo una posizione comoda. In questo modo riduci la tendenza ad addormentarti. Se per alcune pratiche meditative la posizione del corpo da tenere può essere importante, per il nostro scopo, basta anche sedersi su di una sedia. 


  2. Segui delle meditazioni guidate: per chi inizia, è consigliato partire con delle pratiche già registrate che ti guidano nella corretta esecuzione della meditazione. Sotto hai un esempio di una meditazione guidata di 15 minuti che ti tornerà utile per iniziare il tuo percorso.

Attenzione: questi suggerimenti che ti abbiamo dato, non devono essere visti come obbligatori. L’importante è iniziare e avvicinarsi alla pratica meditativa, creando nel corso del tempo un proprio “percorso” personalizzato, una metodica, che sia valida e funzioni per te. E soprattuto è importante avere costanza, ed amare il processo, "il come", e non tanto l'obiettivo da raggiungere.

Avere aspettative meno alte su un qualcosa non significa non ricercare un risultato. Ma significa dare tempo all'organismo, alla mente, alla sfera emotiva, di arrivare a quel risultato attraverso un percorso naturale e non forzato che è giustamente fatto di molte tappe graduali di avvicinamento.

#5 Sfrutta le Proprietà del Glicerofosfato di Magnesio

Quando si parla di magnesio, devi considerare che a causa dell’alimentazione moderna ricca di cibi raffinati, una larga parte della popolazione non raggiunge la dose giornaliera raccomandata (circa 300-400 mg al giorno - dipende dal peso corporeo -) attraverso la dieta, quindi una lieve o moderata carenza di magnesio è piuttosto diffusa nei paesi sviluppati.

Infatti la fonte principale di magnesio sono i cereali integrali, che purtroppo oggiorno vengono consumati in quantità minime. Altri alimenti in cui è presente il magnesio sono: frutta secca, cacao, le verdure a foglia larga e i legumi.

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L’integrazione in questo caso è quasi obbligatoria, ma non tutti gli integratori di magnesio sono indicati.
Noi ti consigliamo gli integratori che contengono glicerofosfato di magnesio un sale organico che viene assorbito meglio dall'organismo rispetto a quelli inorganici che trovi negli integratori tradizionali di magnesio.  In altre parole il glicerofosfato di magnesio presenta un'ottima biodisponibilità ( grado di assorbimento) è meglio tollerato dall’organismo, non ha effetti lassativi, non provoca di conseguenza crampi né diarrea.

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Ma perchè il glicerofosfato di magnesio è così importante?

Il glicerofosfato di magnesio ha una spiccata efficacia contro l'ansia e il nervosismo: una qualsiasi situazione di stress tende a intaccare le normali riserve di questo minerale nel nostro organismo e, quindi, una sua corretta reintroduzione ha un effetto benefico sull'umore e sull'energia generale del nostro corpo.

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L'eccessiva diminuzione di questo elemento, inoltre, provoca tremori, insonnia, ridotta capacità di concentrazione, crampi, ma anche stitichezza, tachicardia, ipertensione e sindrome premestruale. Per tutti questi motivi è molto importante non erodere le scorte necessarie di magnesio.

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Concretamente l’assunzione di magnesio, riduce la secrezione dell’adrenalina e contribuisce ai processi di comunicazione delle cellule nervose, aiutando a regolare la trasmissione dei segnali.

Inoltre il magnesio agisce sul sistema nervoso e sugli ormoni notturni, favorendo il rilassamento e un miglior riposo.

Il magnesio è un minerale essenziale per l’organismo: aiuta a produrre energia, conservarla ed usarla nel modo giusto e favorisce l’attività del sistema nervoso, la cui regolazione può risultare alterata in alcune situazioni come stress, alimentazione sbilanciata e gravidanza.

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Il magnesio, infine, agisce direttamente sul sistema nervoso, aiutando a calmare lo stress e tutti i problemi che ne derivano, dal mal di testa alle palpitazioni, dall’acidità di stomaco alla tensione muscolare. Assumerne il quantitativo necessario è fondamentale perché un deficit di questo minerale potrebbe rappresentare a sua volta una causa dell’aumento dei sintomi legati allo stress.

#+1 Scopri la Bio Risonanza

Abbiamo lasciato questo rimedio naturale allo stress cronico alla fine, non perché meno importante degli altri, ma perché, la bio risonanza, rappresenta oggi un metodo alternativo della medicina olistica che considera la persona nel suo insieme e non come semplice somma dei singoli organi.

Mentre con le atre "soluzioni" andiamo ad agire singolarmente, per così dire “uno per volta” su singoli aspetti della persona, qui andiamo invece ad agire in maniera integrata e personalizzata, concentrando la nostra azione contro lo stress cronico in un unico trattamento che apporta benefici su tutto l’organismo.

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L'aspetto davvero innovativo e che realmente fa la differenza, è che la biorisonanza, oltre ad agire sullo stress, agisce direttamente anche sulle patologie causate dallo stesso stress cronico,  accorciando di conseguenza i tempi per così dire di guarigione dell'organismo.

In estrema sintesi, la biorisonanza magnetica agisce stimolando il corpo ad autoregolarsi e a ritrovare il proprio equilibrio energetico, favorendo l’autoguarigione di malattie, di disturbi funzionali relativi ai suoi diversi organi e dello stress cronico. Questo processo è possibile grazie al fatto di eliminare le interferenze provenienti sia da fattori esterni che da squilibri interni.

E’ infatti ormai noto che i tessuti del corpo umano generano campi di energia elettromagnetica complessi, vibrando a una determinata frequenza caratteristica. Campi che risultano alterati quando il tessuto è malato o danneggiato.

Al fine di favorire tale processo di adattamento, le cellule scambiano tra loro continuamente e alla velocità della luce informazioni sotto forma di segnali elettromagnetici caratterizzati da specifiche frequenze, intensità, durate e forma d’onda; tali segnali contengono tutte le informazioni patologiche e fisiologiche che consentono di produrre un segnale terapeutico specifico e individuale.

Nel 1977, il medico tedesco Franz Morell sottolineò quanto fosse più semplice intervenire direttamente sul livello di controllo bioenergetico, piuttosto che sulla biochimica attraverso i farmaci.

Come sfruttare in pratica la Bio Risonanza contro lo stress 

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Essendo una tecnologia avanzata e di ultima generazione, ampiamente usata in Germania, USA e Russia, dove è riconosciuta come una vera e propria terapia, vanno usati degli appositi dispositivi, da non confondere  con quelli classici della magnetoterapia.

Attraverso i CEMP, campi elettromagnetici Pulsati a bassa frequenza generati da questi dispositivi, le cellule vengono stimolate da questi impulsi, per essere riportate ai valori corretti di funzionamento. Il potenziale elettrico della membrana cellulare nel caso di una cellula normale è di circa -90 mV.

Una cellula "compromessa" o “stressata” assume un valore inferiore, di circa -30 mV. Grazie alla bio risonanza la cellula viene stimolata in modo personalizzato,  fino a raggiungere il valore di riferimento di una cellula in salute.

Come vedi il processo tecnologico si basa su di un concetto semplice, ma allo stesso tempo efficace, che ha come obiettivo il riequilibrio energetico dell’organismo.

Lo stress e le patologie correlate, causano uno squilibrio energetico che manda in sofferenza le cellule del corpo. Prima che il processo degenerativo diventi irreversibile, possiamo intervenire con la biorisonanza magnetica, affinché riporti le cellule del corpo ad uno stato normale di funzionamento.

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La biorisonanza può essere utilizzata anche come metodo integrativo durante le cure tradizionali, soprattutto per ridurre la quantità di farmaci da assumere e i relativi effetti collaterali, nonché per abbassare il livello di intossicazione nell'organismo.

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Teniamo sempre in considerazione che la bio risonanza stimola il corpo, attivando le forze di regolazione del proprio organismo e porta ad un'auto-guarigione.

La biorisonanza quindi è anche utile in caso di carenze immunitarie, allergie alimentari, allergie inalative, intossicazioni, intolleranze e sensibilità alimentari o addirittura per stimolare la cicatrizzazione di ferite postoperatorie.

Una buona dose di successi si riscontrano anche in casi di neuro-dermatite, asma bronchiale, bronchite asmatica, eczemi cronici e poliartrite.
Il metodo della biorisonanza magnetica è inoltre indicato per la cura dei reumatismi e di dolori di diverse natura come nevralgie, emicranie, cefalee di origine allergica e sindrome mestruale.

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Ci sono controindicazioni?

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La bio risonanza è una delle terapie fisiche con il minor numero di controindicazioni come viene evidenziato anche dai numerosi studi clinici effettuati con onde elettromagnetiche.


Vanno rispettate alcune avvertenze di base per pazienti in stato di gravidanza e portatori di pacemaker.


Dimostrazione che il campo magnetico è innocuo per l’organismo (salve le avvertenze o diverse indicazioni mediche) è rappresentato dal fatto che nessuno si preoccupa se una calamita (fino a 4000 Gauss di intensità) faccia male: eppure nel vivere quotidiano ne siamo a contatto costantemente! (Es. le batterie dei cellulari, casse acustiche, ecc.)

Ricapitolando...

Abbiamo visto come lo Stress sia parte integrante della nostra vita quotidiana, occorre pertanto imparare a gestirlo affinché non superi il così detto livello di di-stress. Se supera questo limite perde la sua utilità e diventa dannoso per la salute (stress cronico).

Spesso non sai come gestire l’ansia e le hai provate tutte, anche perché lo stress è subdolo e provoca fastidi e dolori che non sai nemmeno da dove si originano. Vai dal dottore convinto di avere un problema e ne torni più confuso.

In molti ritengono che la maggior parte delle così delle malattie moderne siano causate dallo stress cronico, pertanto avere gli strumenti partici da utilizzare in sinergia ci permette di evitare problemi più gravi.

Occorre mettere la persona nella sua interezza al centro. Solo così possono essere identificate per tempo tutte le possibili cause di stress e, di conseguenza, agire in maniera mirata utilizzando i "5+1 Salva Vita" per eliminare i fattori di rischio con tutte le numerose potenziali conseguenze ad esso associate.


In ultima analisi, esistono già tecnologie innovative di biorisonanza, testate e usate ampiamente, in certi paesi anche in ambito medico, per agire in modo efficace e personalizzato sullo stress cronico e "indirettamente" anche sulle patologie ad esso correlate; sta a noi scegliere come vogliamo risolvere il problema...

[#Bonus] Succo Vivo Verde Anti-stress

Ecco come promesso la nostra ricetta per il succo vivo verde contro lo stress cronco in cui abbiamo raccolto tutte le indicazioni che trovi nella sezione relativa ai succhi (soluzione #2). Attraverso l'azione dei micronutrienti in esso contenuti, diamo sostegno al nostro organismo in modo costante ed efficace.
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Abbiamo aggiunto degli ingredienti specifici per aumentare l'efficacia del succo stesso, come l'acqua idrogenata, il té verde Macha e il glicerofosfato di magnesio.

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Ingredienti 

  • 1 mela verde di medie dimensioni (circa 200 gr)
  • 3 foglie di cavolo nero (circa 3o gr)
  • 1 lime o limone (circa 100 gr)
  • 150 ml di acqua idrogenata
  • 1 cucchiaio di te verde macha in polvere
  • 1 bustina di glicerofosfato di magnesio (circa 66 g)
  • Cioccolato fondente - almeno - al 70% (Q.B.)

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Procedimento:

  1. Pela il lime (o limone) e taglia a spicchi la mela immediatamente prima di inserirla nell’estrattore.
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  2. Inserisci nell’estrattore di succo prima le foglie di cavolo nero; poi il lime e in fine la mela verde.

  3. Prima di concludere l'estrazione del succo, mentre l'estrattore è ancora in funzione, versa i 150 ml di acqua idrogenata, in modo che risciacqui l'estrattore stesso e faccia uscire tutto il succo rimasto all'interno.

  4. Nel succo ottenuto aggiungi il cucchiaio di té verde macha e la bustina di glicerofosfato di magnesio.

  5. Mescola bene il succo in modo da sciogliere gli ingredienti.

  6. Nella superficie del succo grattugia a piacere un pò di cioccolato fondente.
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  7. Bevi il succo immediatamente.

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Benefici nutrizionali del succo vivo

Mela verde: il succo estratto esercita un’azione antinfiammatoria e riequilibriatrice del tratto gastrointestinale. 
La pectina inoltre una volta ingerita, si trasforma in un gel dall’azione prebiotica promuovendo lo sviluppo della flora batterica utile e neutralizza eventuali batteri patogeni.

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Cavolo Nero: ricchissimo di sostanze antiossidanti (che spengono i processi infiammatori, migliorano quelli digestivi), sali minerali e vitamine, in particolare la C; è il migliore rimedio naturale contro virus, dolori e infreddature.

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Lime (o limone): 
E' un ottimo antipiretico e analgesico naturale, intervenendo direttamente sui recettori, aiuta ad abbassare la febbre e a ridurre il dolore (contrasta i sintomi influenzali).

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Acqua idrogenata: oltre ad essere un potente antiossidante naturale, l'idrogeno molecolare favorisce l'assimilazione dei nutrienti a livello intestinale. Aggiunto al succo ne aumenta la durata, riducendo in modo naturale l'ossidazione dei nutrienti.

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Té verde Macha: ricco di teanina, favorisce  la calma  e il rilassamento, pur aumentando il livello di attenzione. Riduce l'ansia e lo stress, abbassando la pressione sanguigna e calmando la frequenza cardiaca.

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Glicerofosfato di magnesio: agisce in modo efficace contro lo stress riducendo la secrezione dell’adrenalina; contribuisce ai processi di comunicazione delle cellule nervose, aiutando a regolare la trasmissione dei segnali. Inoltre agisce sul sistema nervoso e sugli ormoni notturni, favorendo il rilassamento e un miglior riposo

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